L’orientamento per gli adulti,

l’alba del XXI secolo. (PARTE II)

Ma chi sono gli adulti che necessitano di un percorso di orientamento? 

Ai lavoratori adulti viene richiesto di ridefinire continuamente le proprie competenze e diversificarle a seconda dei contesti e delle situazioni in cui essi navigano; viene loro richiesto di sviluppare flessibilità e di costruire autonomamente le proprie opportunità di lavoro. I profili delle persone adulte che abbisognano della consulenza orientativa sono i seguenti:

– coloro che devono modificare la loro professionalità all’interno della propria realtà lavorativa; spostando il proprio percorso di carriera;

adulti che hanno perso il lavoro e sono in cerca di un’occupazione;

– quelli che devono rientrare nel mercato del lavoro dopo aver rivolto le proprie energie in altri ruoli della vita (per esempio le donne che per necessità hanno dovuto occuparsi della famiglia abbandonando la carriera).

In cosa consiste un percorso di orientamento?

Come si può comprendere l’orientamento nell’età adulta non risulta più essere una scelta opzionale ma, alla base di questi tempi/ cambiamenti entra a pieno titolo in uno stato di necessità non solo per l’inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro ma anche per il mantenimento della propria occupazione. I consulenti di carriera o orientatori possono aiutare i loro clienti ad affrontare la perdita di lavoro o le altre transizioni lavorative stressanti incoraggiando l’utilizzo di strategie di coping, resilienza e adattabilità. Individuano le competenze, capacità e conoscenze possedute dal soggetto (definito bilancio personale), agevolano e supportano l’utente nell’incontro con il mercato del lavoro fornendo opportunità informative e formative per poter reinterpretare sé stessi all’interno di questo.

Nello specifico, il bilancio personale, metodologia cardine del percorso di orientamento, ha come finalità principale quella di migliorare e favorire nella persona la consapevolezza delle proprie conoscenze, capacità e competenze acquisite nelle diverse esperienze professionali e sociali, in modo da far emergere il proprio potenziale, ma anche identificarne i limiti. In questo percorso, si individueranno quelle competenze necessarie per essere attivi nell’attuale panorama lavorativo e si programmeranno dei percorsi di rafforzamento o di sviluppo di quest’ultime indirizzando il cliente verso percorsi di formazione e istruzione propedeutici. Il percorso orientativo ha come obiettivo finale il possesso delle informazioni e strumenti personali utili per poter definire un percorso di sviluppo professionale e formativo in linea con i personali bisogni, desideri, attitudini del cliente ma anche in linea con le richieste del mercato del lavoro.  Lo scopo è rivalutare il lavoratore adulto e reinterpretare sé stessi in un’ottica di rinnovo.

Autrice di questo articolo è Federica Aberi, Psicologa del Lavoro

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