Assessment e Self-Assessment.

Come orientare gli studenti.

Assessment e Self-Assessment sono due termini che fino a poco tempo addietro erano utilizzati esclusivamente in ambito aziendale e organizzativo ma che hanno cominciato a farsi strada anche nel mondo della scuola. Consistono in un insieme di metodologie che permettono a una persona di comprendere e di conoscere meglio il proprio patrimonio di risorse, di competenze e di capacità. Al di là dei tecnicismi (dato che esistono delle procedure specifiche e degli strumenti specifici per condurre questo tipo di ricognizione) si tratta di un’attività che permette a un individuo, che si confronta con i percorsi formativi o con il mondo del lavoro, di affrontare le scelte sulla base di una maggiore cognizione dell’effettiva consistenza delle proprie risorse soggettive.

Naturalmente, queste risorse non sono tutto: ciascuno di noi può essere assimilato a un “contenitore” nel quale sono presenti sia le conoscenze, quindi quel patrimonio di apprendimenti che maturiamo nei percorsi formativi, sia le competenze tecnico-professionali specifiche. Un’altra componente che troviamo tra le nostre nostre risorse è data dalle capacità, cioè da un insieme di risorse che ci permettono di affrontare il mondo che ci circonda. Su queste capacità, chiamate tal volta anche skill, si sono fatti molti ragionamenti e si sono individuate le capacità di base, cioè quelle capacità che sono imprescindibili e senza le quali è impossibile vivere nel mondo in cui ci troviamo oggi insieme ad altre capacità  più strategiche, chiamate soft skills, che si distinguono dalle altre in quanto aspecifiche e utilizzabili in qualsiasi contesto e in qualunque momento della propria vita. Mentre sulle conoscenze gli insegnanti sono sicuramente in grado di dare un forte contributo agli studenti, è invece più complicato poter dare delle valutazioni qualificate sulle capacità. Di conseguenza queste valutazioni possono essere effettuate all’interno di procedure di assessment o self assessment, cioè utilizzando percorsi particolari nei quali, attraverso questionari, casi di studio, discussioni  e osservazioni, è possibile far emergere queste capacità e valutarne la loro consistenza

Occorre però fare ancora due considerazioni:

  • la prima è che gli insegnanti difficilmente saranno in grado di svolgere personalmente questa attività di assessment, soprattutto in ragione del loro ruolo professionale. Sarebbe preferibile che, per far emergere e valutare queste capacità, si utilizzassero percorsi di orientamento supportati da orientatori o sviluppati attraverso strumenti specifici;
  • la seconda questione, molto più importante, è che queste capacità sono degli apprendimenti: non sono dunque caratteristiche individuali stabili e definitive, sono acquisizioni e quindi possono essere insegnate e apprese in tutto l’arco di vita.

Il fatto che possano essere apprese e insegnate è uno dei grandi temi del mondo della scuola. Pensiamo, per fare un esempio, alla capacità di lavorare con gli altri: questa è una capacità molto importante, probabilmente anche strategica, ma non è una caratteristica innata delle persone, è un apprendimento che il mondo della scuola potrebbe contribuire a sviluppare.

Autore di questo articolo è Giorgio Sangiorgi, Professore di Psicologia delle Organizzazioni e creatore di MITO

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