Orientamento all’università

Come scegliere in maniera appropriata un corso di laurea?

Giunti al termine della scuola secondaria, anche se converrebbe occuparsene già da prima, si profila il tema della scelta della facoltà universitaria. Si tratta di una delle scelte più impegnative e, sotto certi profili, anche una delle decisioni che più potranno influenzare la nostra futura vita lavorativa, nel senso che ci condurrà verso l’acquisizione di conoscenze e competenze che finiranno per caratterizzare anche la nostra vita professionale. E’ una scelta complicata e difficile, nella quale occorre mettere insieme diversi elementi sia di carattere oggettivo, ad esempio la disponibilità del Corso di Laurea nel proprio territorio o l’impegno e il tempo richiesto (per molti la frequenza universitaria si accompagna a esigenze di tipo lavorativo o di tipo economico), sia di carattere soggettivo: bisogna infatti considerare anche le motivazioni e gli interessi degli studenti.

Le motivazioni sono probabilmente, in condizioni normali, l’aspetto più importante. E’ bene che i giovani possano indirizzare i propri studi in quegli ambiti e in quelle aree verso cui provano un effettivo interesse e nei quali vedano la possibilità di un positivo sviluppo della propria formazione e, successivamente, anche dell’attività professionale. Naturalmente non è soltanto una questione di motivazioni o di interessi: bisogna infatti fare anche i conti con la consistenza delle proprie risorse. In questo caso bisogna pensare in maniera specifica alle capacità, o, come sono chiamate adesso, skill, cioè a quelle risorse che, arrivati all’età di 18-19 anni, sono completamente mature in quanto dovrebbero essere state affinate nel corso della secondaria. Capacità, competenze, interessi e motivazioni sono tutti elementi che devono essere tenuti presenti nella scelta del Corso di Laurea al quale ci si vuole iscrivere. Un tema sul quale spesso ci soffermiamo è quello delle priorità: vale a dire, è meglio mettere al centro della scelta le motivazioni o le capacità? E’ meglio che una persona s’indirizzi verso un percorso di studi per il quale ha un effettivo interesse e per il quale si sente profondamente motivato, anche se non ha le capacità specifiche o, al contrario, è meglio affrontare studi per i quali si hanno meno interessi, meno motivazioni ma nei quali le proprie competenze, le proprie capacità risultino eccellenti?

È una scelta difficile che dovrà tener conto di molti elementi tra cui anche il contesto in cui ci si trova, ma fondamentalmente sarebbe meglio che, per un giovane in condizioni normali, le motivazioni e i desideri personali abbiano un peso rilevante nella decisione finale. Un’ultima considerazione: purtroppo, molti studenti passano da un Corso di Laurea all’altro nel corso del primo anno di Università e questo corrisponde a una perdita di tempo, a una perdita economica e talvolta anche a una perdita di motivazioni. Per questo la scelta va affrontata con serietà, anche con il supporto di un percorso di orientamento che conduca a una consapevolezza maggiore delle nostre competenze, delle nostre capacità, pur tenendo conto del fatto che viviamo in un’epoca in cui la formazione permanente, cioè il bisogno di aggiornarci per tutta la vita, rimarrà uno degli elementi fondamentali.

Autore di questo articolo è Giorgio Sangiorgi, Professore di Psicologia delle Organizzazioni e creatore di MITO

Scopri tutti i percorsi di MITO dedicati all’Orientamento

VAI ALLA PAGINA